Il trend del ‘plastic free’ è esploso. Se lo aspettava ora?

Finalmente! Sinceramente avevamo analizzato il mercato standard e quello bio e ovviamente, avevamo intuito che con il decreto che vieta la plastica monouso, ci sarebbe stata un’impennata di richieste dei prodotti biodegradabili e compostabili. Non ci aspettavamo che questo succedesse in 2-3 mesi. Eravamo convinti di arrivare al 2021, data fissata per il divieto, in modo graduale.

 

Che cosa è accaduto secondo lei?

La gente inizia ad informarsi seriamente e costantemente sui fattori ambientali, i danni provocati con l’abuso di plastica e gli effetti devastanti che gli studiosi prevedono. Di conseguenza, è nata una consapevolezza nei confronti di prodotti rispettosi dell’ambiente. Noi addetti ai lavori, li chiamiamo prodotti ‘ Carbon neutral’, cioè non impattanti sulla natura.

 

Quindi, è una consapevolezza, ma anche una ‘moda’?

Certo, è una vera e propria moda. I ristoranti hanno compreso l’importanza di essere innovatori e di tendenza, e quindi ora si gratificano nella conversione in ‘plastic free’ perche comprendono che i loro clienti apprezzano questa nuova attitudine e chi vi aderisce.

 

Che materiali prediligete?

Noi cerchiamo di spingere la polpa di cellulosa o bagassa, un materiale derivante dalla canna da zucchero, quindi interamente naturale, che viene semplicemente lavorato e assemblato senza ulteriori additivi o aggiunte di sostanza chimiche e/o ‘artificiali’.

Adesso il mercato ha iniziato a conoscere il PLA, un polimero derivante dall’amido di mais. Questo viene accoppiato solitamente con il cartoncino e offre un rivestimento liscio e resistente agli olii e grassi.

 

Sono materiali potenzialmente inesauribili?

La bagassa si. Se avessimo le condizioni ambientali e climatiche opportune, potremmo seminare una piantagione di canna da zucchero anche qui!

Il Pla, invece, è un materiale di scarsissima presenza. La domanda è letteralmente esplosa e ora si fa fatica a trovarlo. Perciò siamo sempre alla ricerca di fornitori di materiali biodegradabili e compostabili alternativi.

 

L’uso di questi materiali è l’unica possibilità per sostituire la plastica?

Non lo so. Sicuramente tali materiali costituiscono un’alternativa valida e sicura alla plastica, come sottolineamo nel nostro claim. Non abbiamo un pianeta B, quindi ci tocca rimboccarci le maniche e non perdere ulteriore tempo. Sperando di migliorare o, almeno, limitare i danni.

Noi ci crediamo!